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lunedì 20 dicembre 2010

TRO-TRO-TROTTA CAVALLUCCIO!!!

Oggi in Versilia era più freddo del solito, la neve dei giorni scorsi stentava a sciogliersi, finchè non ha iniziato a piovere, EUREKA! Di bene in meglio! Una pioggerelina fine fine talmente insidiosa da farmi ripercorrere velocemente il mio più vasto repertorio di imprecazioni peggiori!!! E allora per calmarmi un pò ho deciso di far lavorare per bene il Ken che se ne stava lì con aria di sfida.
Questa volta non ho sbagliato (quindi si capisce già che ho combinato un macello!!!) tanto nei tempi di riposo o nella lettura della ricetta, no no me la sono anche studiata per bene, ho preparato tutti gli ingredienti in tempo come ci insegnano i migliori pasticceri e come ho imparato lo scorso Novembre ai corsi per Professionisti Pasticceri a Pistoia ( ho frustato le gomme della macchina dalle volte che ci sono andata, ho anche rischiato di restare senza benzina sulla Bretella con una Simonetta  super in... e disperata che si chiedeva a chi cavolo avesse affidato il figlio!)), ho  proprio fatto un bel lavoretto... eh si, senza però calcolare la massa di roba che avrei infilato nella ciotola del Ken ... poveraccio!!! Costui lavora solo 1,5 chilogrammi di impasto, ce l'ho da quasi 3 anni, oh l'avessi mai ricordato una volta. Poveraccio, mugliava (o muggiva fate voi!) come una mucca impazzita ed io che imperterrita continuavo ad aggiungere i miei ingredienti che minuziuosamente avevo preparato, mi giravano anche! " come... una volta che faccio tutto giusto questo imbecille decide di volere le ferie?" Purtroppo ha avuto la meglio perchè si è collassato smettendo di lavorare (ma continuando a mugliare al punto che Filippo dal piano di sopra dotato di cuffie isolanti lo ha sentito e ha preso le sue difese!) sicchè ho tolto l'impasto con una destrezza da maestra pasticcera ( c'erano pezzi di impasto ovunque per terra e Cuba scodinzolava felice per i questo regalo:) ) l'ho diviso in tre parti e l'ho ri-trasferito nel Ken... insomma tra riffe e raffe ce l'ho fatta, impastati, lavorati, ripresi al volo da una brutta caduta ...ecco a voi i Cavallucci Toscani ( fiuuuuuuuuuuuu che faticaccia!)


Ingredienti:

Zucchero semolato 1,075 gr
Miele 50 gr
acqua 300

Bollire tutto a 120° controllando col termometro

Nell'impastatrice mescolare con la foglia tutti questi ingredienti tranne le uova:
Farina di forza  1,675 gr

Noci 250 gr
Granella di nocciole 250 gr
Arancia candita tagliata a cubetti 250 gr
Uova 150 gr (io 300 gr)
Semi di anice 15 gr (metterli a bagno un'prima prima dell'utilizzo)
Spezie miste per dolci 25 gr
Ammoniaca per dolci 12,5 gr
Backing 10 gr
Sale 10 gr

Procedimento:
Unire la miscela di zucchero all'impasto in planetaria e successivamente le uova ( circa a metà impasto ).
Rovesciare sul piano di lavoro e formare dei filoni di 5 cm di diametro,tagliare delle fette d un cm di spessore e passare in una miscela di zuchero a velo e farina al 50%. Stendere su teglie con carta da forno ed infornare a 180°/200° per 10 minuti
Buon Appetito golosoni;)
Deborah

sabato 18 dicembre 2010

IL PANDORO... CHE AVVENTURA! ( DEBORAH)

Qualche giorno fa mi sono lettteralmente innamorata del Pandoro del Nanni non era bello dippiù e dalla lettura del suo post mi sembrava già di sentirne il profumo in casa mia, non ci sono stata a pensare su due volte neanche tre, anzi non ci ho proprio pensato, ho iniziato l'avventura e basta... BASTA? Magari avrei dovuto leggere per bene la ricetta, il procedimento, gli orari dei vari impasti, macchè ho iniziato a impastare, dosare e preparare che era l'ora di pranzo e non avevo cucinato assolutamente nulla da mangiare, Filippo, se voleva poteva sgranocchiare un po' di lievito di birra che ne avevo a bizzeffe;)! La farina era ovunque tranne che sulla bilancia e nell'impastatrice, io driblavo i miei due gatti e i due cani che girottolavano in cucina armata di uova da separare (uno purtroppo non ce l'ha fatta e s'è spiaccicato sul pavimento, mi ci mancava più quello da pulire!), e gli orari da rispettare mi stavano veramente troppo stretti. Insomma, grazie forse ad un miracolo, verso sera sono riuscita a mettere l'impasto nello stampo e a non pensarci  più... Errore, il giorno seguente avevo un appuntamento e l'alzataccia era alle ore 6:00. Quando la sveglia ha suonato, se non fosse stata il mio cellulare l'avrei spaccata, ma non ho potuto; fuori c'erano tre gradi sotto zero, ahahah simpatica a voler far andare su il pandoro in quelle condizioni eh! Mi vesto prendo il pandoro salgo in macchina e .... vado a svegliare Super Simo, le lascio Cuba e scappo a Genova bella tranquilla che tanto lei sicuramente l'avrebbe fatto lievitare.
Intorno alle 14:30 vado a trovare la mia amica Ale che mi prepara un pranzetto coi fiocchi, mi coccola e mi fa "sganasciare" dalle risate raccontandomi le sue avventure con figlia e nipote alle prese con le ripetizioni.
Tanto il Pandoro era in mani buone... nooo mi chiama la Simonetta e mi dice che la creatura non si è mossa di un millimetro ma che ora non ne può più e lo vuole infornare! Io la prego di ripensarci ed ottengo una proroga di poche ore, giusto il tempo di tornare a casa e constatare coi miei occhi che.. il bimbo ha visto la mamma e si muove!!! Alle 23:00 circa la Simonetta stremata decide di infornarlo, me lo porta il giorno successivo.... mamma mia che ciofega!
Mai vista produzione a quattro mani e due cervelli più brutta, che delusione, Nanni scusa!!! Sto già lavorando al secondo per rimediare.
 Non vi metto nè ricetta nè procedimento ma vi rimando qui che è meglio!

Buonanotte Deborah,

P.S.: impastate bene ^^!

giovedì 16 dicembre 2010

IL NATALE QUANDO ARRIVA... ARRIVA! ( DEBORAH)

Come al solito non è tardi, di più! Ma che ci posso fare se io sono operativa a quest'ora? Non ce la faccio proprio a stare con le mani ferme dopo cena... mi prende una smania che non vi dico, così mi son accorta che tra un post e l'altro mi ero dimenticata di fare i Ricciarelli per il mio bel cesto di Natale. Sono dolcetti tipici della tradizione Toscana, si preparano prettamente a Siena e siamo soliti regalarli sotto le feste di Natale. Una volta erano destinati ad un pubblico elitario data la presenza dello zucchero nella loro preparazione, ma dal secondo dopoguerra, con lo sviluppo di numerose aziende produttrici dolciarie ed il boom del turismo estero, la richiesta di questo prodotto è aumentata al punto da essere presente sul mercato per tutto l'anno.
Il Ricciarello si ottiene dalla lavorazione di un impasto a base di mandorle, albume d'uovo e zucchero.
Secondo voi possono mancare nella mia dispensa questi ingredienti? Giammai!!Avevo tutto, anche la scelta tra marzapane e farina di mandorle, la Simonetta mi ha rifornito per bene, non potevo andare a letto, anche se me lo meritavo dopo la giornata passata tra ospedali, code, traffico e numeri da prendere! Quindi "ciancio alle bande" ecco a voi la ricetta:

Ricciarelli:
 
80 g di albumi
275 g di zucchero semolato
250 g farina di mandorle
1 bustina di vanillina
Mezzo cucchiaino di lievito (o una punta di bicarbonato)
Qualche goccia di essenza di mandorla amara (io una fialetta intera)
Zucchero a velo abbondante

 
Procedimento:
Amalgamare insieme la farina di mandorle con lo zucchero, la vanillina, il lievito e l'essenza di mandorla amara, aggiungere poco a poco gli albumi, impastare e rovesciare l'impasto sul piano di lavoro spolverato di abbondante zucchero a velo. Formare dei salsicciotti e tagliarli in diagonale modellando dei piccoli rombi, passarli nello zucchero a velo, posizionarli su una placa coperta da carta da forno ed infornare a 170° per 10', non di più, io ho messo un cucchiaino all'apertura del forno per far uscire un pò di vapore, i Ricciarelli non devono biscottare ma rimanere belli morbidi.
Farli freddare e cospargerli di nuovo di zucchero a velo, si conservano in una scatola di latta o in un sacchetto a chiusura ermetica per lungo tempo.
Notte a tutti
 Deborah

martedì 14 dicembre 2010

LE MIE SFOGLIE... CHE GOLOSITA'!


E' tardissimo, sono stanca e sento che la cena, che ho consumato alle 19:30 a base di misero tacchino alla griglia ed insalata, sta già andando a farsi benedire...nel senso che la fame sta riprendendo possesso del mio stomaco e se non vado a letto prima di subito una di queste meravigliose sfoglie farà la fine di Geppetto e Pinocchio alle prese con la balena...
Mi permetto di dire "meravigliose" perchè hanno superato la prova "marito"ed è una bella conquista sicchè ve le racconto:

Ingredienti:
pasta sfoglia 300 gr
crema alla nocciola un bel vasetto
zucchero semolato q.b.

Procedimeto:
Stendere la pasta sfoglia utilizzando pochissima farina per spolverare il piano di lavoro, togliere subito l'eccesso di farina con un pennello e cospargete entrambi i lati della sfoglia con abbondante zucchero semolato. A questo punto arrotolarla bella stretta, avvolgerla nella pellicola trasparente e riporla in frigo per una mezz'oretta a riposare. Intanto portare il forno al massimo della potenza, foderare una placca con carta da forno e riprendere il rotolo di pasta sfoglia, tagliarlo a tocchetti di 5-6 centimetri di lunghezza, spolverare  il piano di lavoro sempre con lo zucchero MAI con la farina, porre un tocchetto di sfoglia in verticale, cioè con la parte tagliata a contatto col piano di lavoro, in modo da poterlo appiattire col mattarello partendo dall'altra parte tagliata. Spolverare il mattarello di zucchero e con delicatezza e pazienza ( ma anche alla svelta sennò il burro presente nella sfoglia va a farsi friggere!) appiattire la sfoglia fino ad uno spessore di 3-4 millimetri, farcirla con un cucchiaio di crema alla nocciola, ma è ottima anche la crema pasticcera della mitica Paoletta o per volersi fare del tutto male (o bene, dipende dai punti di vista :D!) la favolosa crema gianduja.

Richiudere bene a conchiglia le vostre sfoglie, sistemarle sulla placca da forno ed infornarle al massimo della potenza per 3-4 minuti, poi abbassare a 180° per 7'-10'.
Lasciare intiepidire ed inzuppare in un bel cappuccino caldo :D
Buona colazione a tutti, ma soprattutto direi BUONANOTTE!!!
 
Deborah

sabato 11 dicembre 2010

I CANTUCCI TOSCANI (DEBORAH)

Questi biscotti sono tipici della tradizione Toscana, in casa mia non mancano mai soprattutto da quando Simonetta ha voluto "passarmi" la sua segretissima ricetta. Ricordo ancora che mi disse " te la do ma non  la devi dare a nessuno!", e io adesso la condivido con tutti voi, tanto so che ne sarà solo felice.

Cantucci Toscani
Ingredienti:
500 gr farina 00
500 gr zucchero semolato
250 gr nocciole tostate e spellate
250 gr mandorle con pelle
5 uova
5 cucchiai di olio evo
1 cucchiaino di lievito per dolci




 Procedimento:
Sul piano di lavoro formare una fontana di farina, zucchero e lievito setacciato, sbattere al centro le uova con l'olio ed iniziare ad amalgamare le polveri. A metà impasto aggiungere la frutta secca ed impastare bene, a questo punto avete due strade:
1: scaldare il forno a 180°, suddividere l'impasto in 6 parti e formare altrettanti filoncini, stendere un bel foglio di carta da forno sulla placca e disporvi i filoncini divisi tra loro dalla carta da forno (perchè in cottura tendono a crescere per effetto del lievito e se non si dividono al posto dei biscotti sfornate  una bella torta:)). Cuocere per 30', togliere dal forno ed attendere qualche minuto, dopodiché tagliare a fette in tralice i filoncini e rimettere i Cantucci nel forno spento ma caldo a biscottare.

2: riporre l'impasto infrigo per qualche ora affinchè s'indurisca un po' e sia più lavorabile, poi procedere come al punto 1.
Mi raccomando questi biscotti sono da inzuppo in un ottimo Vin Santo, uno tira l'altro sicchè occhio a non prendere la sbornia!
Grazie Simonetta.
Deborah

sabato 4 dicembre 2010

DETTO....FATTO... IL KRANZ (DEBORAH)


Forse ve l'avevo già ma ve lo ripeto lo stesso, la colazione è per me il momento più bello della giornata e la maggior parte delle mie preparazioni culinarie si ispira a questo momento, sicchè qualche giorno fa, passando dal Nanni sono incappata nel mitico Kranz, appena l'ho visto è stato subito amore!!! Lo so che non è un tipico dolce da colazione ma io accanto ad un bel cappuccino fumante col freddo che fa ultimamente ce lo vedevo (e sentivo:-) ) proprio bene. La prima volta lo vidi da lui ma la ricetta  mi sembrava troppo difficile per me, e le dosi erano enormi, quindi lasciai perdere, ma il Nanni mi ha ridato la speranza di farcela! Leggendo la ricetta mi sono accorta di avere tutto in casa tranne i canditi, che ho sostituito con delle golose gocce di cioccolato, e la scorza d'arancia, che ho sostituito con quella del mandarino.
La pasta sfoglia l'avevo fatta da poco con la ricetta presa qui, e devo dire che mi son trovata proprio bene, quindi mi sono messa all'opera:
 
Ingredienti:
Pasta sfoglia 300 gr
Farina (W300) 300 gr (70% Manitoba 30% farina da pizza)
Latte 75 gr
Lievito 7 gr
Malto 1 cucchiaino
Uova 2 grandi (+1 piccolo per spennellare)
Zucchero 50 gr
Burro 100 gr
Scorza grattugiata di 1/2 arancio
Uvetta 150 gr
Arancio e cedro canditi 100 gr in tutto
Zucchero in granella
Sale un pizzico

Procedimento:
Sciogliere il lievito di birra nel latte tiepido, aggiungere il malto e, con un poco di farina presa dal totale, fare una pastella, coprire e mettere a riposare fino al raddoppio (circa un'oretta).
Tirare fuori il burro dal frigo, schiacciarlo ed ammorbidirlo e grattugiarci sopra la scorza dell'arancia.
Nella ciotola della planetaria rovesciare l'impasto lievitato ed aggiungere un uovo alla volta leggermente sbattuto e metà zucchero, alternandolo con la farina (lasciarsene da parte un po' setacciata per incordare) ed impastando bene prima di aggiungere un altro ingrediente.
Per ultimo aggiungere il sale e la farina setacciata.
Aggiungere il burro morbido con le scorze d'arancio un po' alla volta e farlo assorbire bene.
 
Imburrare una ciotola e riporvi l'impasto,con la chiusura sotto, far riposare per 30' a temperatura ambiente, dopodichè coprire co pellicola e mettere in frigo a 5° per 12-18 ore.
Togliere dal frigo e dare un giro di pieghe di tipo 2,  far lievitare di nuovo per 15' e passare alla formatura.

Stendere la pasta brioche e la pasta sfoglia in due rettangoli di circa 30x25 ciascuno e tagliarli a strisce di 10x25 (si dovranno ottenere cioè 3 rettangoli di sfoglia e 3 di pasta brioche), iniziare a formare il Kranz con uno strato di pasta brioche, spennellarlo con l'uovo sbattuto e cospargerlo con i canditi e l'uvetta ( io gocce di cioccolato e uvetta), sovrapporre uno strato di pasta sfoglia e proseguire nello stesso modo.

Terminare con uno strato di pasta sfoglia lasciato libero dalla farcitura, trasferire il Kranz su una placca ricoperta di carta da forno ed appiattirlo un po' con il mattarello, Nanni suggerisce di aiutarsi con un foglio di pellicola, se gli avessi dato retta....
Afferrare il dolce alle estremità e torcerlo per bene per il lato lungo.
Spennellare con l'uovo rimasto ed infornare a 180° per 40'.
Nanni dice a quesrto punto di sfornare, lasciar raffreddare e conservare in un sacchetto di plastica.... beato lui se c'è riuscito! In casa mia non è stato possibile, il Kranz è stato polverizzato nel giro di poche ore, e caldo addirittura!!!

martedì 30 novembre 2010

UNA COLAZIONE PROFUMATISSIMA (DEBORAH)

Per me la colazione è il momento più bello della giornata. Apparecchio la tavola come se in casa si fosse in dieci ed invece siamo solo io, Filippo e Cuba la peste!
Mi piace iniziare la giornata col piede giusto, in tasca ai chili di troppo ed a quel poco di colesterolo che il dottore mi ha trovato (per me ha letto le analisi del sangue a rovescio!). Io voglio qualcosa di fragrante, di goloso e profumato che mi risvegli i sensi ancora addormentati, e cosa c'è di meglio di un burroso croissant croccante che inebria di prepotenza la casa col suo profumo? Niente!
Da quando conosco il mondo dei blog il mio croissant preferito che ho sempre sfornato regalato e mangiato è stato questo,  e lei quando non era ancora diventata una diva :)ed aveva tempo per ascoltare tutti mi ha dato un sacco di consigli che ho messo in pratica per studiare il mio cornetto preferito!!!
Quello che mi stancava spesso nella preparazione dei croissant francesi era il lungo tempo di lievitazione, 6 ore o meglio tutta  la notte e così mi ritrovavo a non avere il prodotto pronto in un' unica giornata, per di più mi aveva un pò stufata il solo sapore del burro, avevo voglia di un incrocio tra i croissant che già facevo e le treccine zuccherate
E sicchè ho fatto così:
Ingredienti:
250 gr farina manitoba
250 farina 00
15 gr ldb
8 gr sale
1 uovo leggermente sbattuto
130 gr latte ( e 100 gr acqua tiepida al bisogno)
20 gr burro
un cucchiaio colmo di latte in polvere
30 gr di burro di cacao grattugiato, in alternativa potete usare anche il cioccolato bianco
la raspatura di un'arancia e di un limone non trattati
i semini di un baccello di vaniglia
un tappo di ottimo rum
un cucchiaio di malto


Per le pieghe
300 gr di ottimo burro, io ho usato il burro Corman che ho imparato a lavorare ai corsi di sfogliatura




Per il procedimento ho seguito pari pari quello di lei, gli ingredienti me li sono agggiustati come mi pare ma per il procedimento avevo troppa paura di dover buttare tutto e mi son piegata di nuovo alla maestra!
Inutile dire che sono ottimi, profumatissimi e che io farei durare la colazione tutto il giorno!

Buon risveglio a tutti e grazie mitica Paolé  :)!
Deborah



P.S. è assa tardi e non ho voglia di modificare il colore del testo che, non si sa perchè, in alcuni punti è nero, mi scusate? Notte

martedì 23 novembre 2010

CROSTATA, DOLCE, TORTA, BOH! ( DEBORAH)

Buonasera a tutti e benvenuti ad una nuova puntata del mio solito COPIA-INCOLLA. Questa volta l'occasione mi è stata data da una cena spartana per le mie amiche che sono volute venire a mangiare la pizza da me e Filippo. Inutile dire che la pizza di Filippo era superlativa ( ma perché io avevo acceso il forno alla temperatura giusta e soprattutto avevo fatto la pasta con il LM delle Simili!!), quello che però ha trasformato tutti in una banda di goduriosi senza ritegno è stata questa crostata alla quale non so che nome dare. Si perché me la sono inventata sulla falsa riga della meravigliosa STU-PEN-DIS-SI-MA  di Ale, Tarte che puntualmente tutti in casa e fuori mi chiedono di sfornare e che mi salva sempre le "chiappe", prevede l'uso del cocco, io invece ho le mie nocciole.....e quindi, ho reinventato il ripieno e scopiazzato dagli Assaggi una golosissima farcitura troppo buona, quella della Giffonese ( loro però con il sac-à-poche hanno un rapporto diverso, io invece ne ho fatti fuori tre!!!)



Torta... Boh pensateci voi al nome, accetto qualsiasi suggerimento, intanto vi metto la ricetta:
Ingredienti:
300 gr di pasta frolla
Ripieno
160 gr di burro fuso e fatto freddare
4 uova grosse
200 gr di zucchero
uno yogurt alla vaniglia ( io ho usato il mueller )
90 gr di nocciole tostate spellate e ridotte in polvere al mixer con un cucchiaio di zucchero
Decorazione:
250 g di cioccolato gianduia
80 g di panna liquida fresca
30 g di burro
30 g di pasta di purea di nocciole













Procedimento:
Accendete il forno a 180° e preparate la pasta frolla  come indicato qui, stendetela subito in uno stampo per crostate con fondo amovibile, non c'è bisogno di imburrare né di infarinare lo stampo perché cuoce bene e si stacca anche meglio, mettetela in frigo fino al momento di infornare. Preparate il ripieno:  montate insieme lo zucchero e le uova fino ad ottenere una crema densa e bella spumosa, aggiungete a filo il burro fuso e fatto freddare, continuate a mescolare con una spatola delicatamente per non smontare la crema ed incorporate lo yogurt, infine le nocciole tritare. Mettete anche questo composto in frigo per un'oretta, gli fa solo bene.
Nel frattempo potreste fare un po' di cyclette per avvantaggiarvi con le calorie...
Riprendete guscio e ripieno dal frigo, formate la crostata ed infornatela per 30', attenzione al sopra, se brunisce troppo mettete un "cappello" di stagnola. A cottura ultimata fate freddare la crostata nel suo stampo e sformatela dopo almeno 10 ore, il tempo necessario a preparare la crema al cioccolato e nocciole così: fate fondere a bagnomaria il cioccolato gianduia, a parte portate a ebollizione la panna e mescolatela al cioccolato ottenendo un composto liscio e lucido, unite infine il burro morbido e la pasta di nocciole, attendete 10-12 ore e, con l'aiuto di un sac-à-poche decorate la crostata. Come potete vedere dalle foto io non ho atteso abbastanza e la crema usciva dal sac-à-poche andando per i suoi affari :(





Vi garantisco che è una vera libidine, ma d'altronde con gli scopiazzamenti che ho fatto una ciofega non poteva uscire:)))
Bacini baciotti ai magri e ai cicciotti!!!
Deborah

giovedì 18 novembre 2010

CESTINI AL DOPPIO CIOCCOLATO (DEBORAH)

Mamma mia come sono stanca! E pulisci di lì, e stira di là, e vai a trovare il nonno ( poverino ....) e.. metti a tavola una decina di persone... lo sapevo che qualcosa mi scordavo, il dolce!
Ora dico MA COME SI FA??? E' da ieri che ho tutto un programma: scongelo la pasta frolla e mi ci studio un bel ripieno per un nuovo stampo da inaugurare, ed invece alle 16:00 di oggi pomeriggio la pasta frolla era ancora nel congelatore, panico? Macchè, mi son messa nei panni della Simo, ora lo so che alcune di voi penseranno che, come al solito, che questa sia la famiglia dei ricicli ma... è proprio così! Avevo nel congelatore, oltre alla frolla (meno male:)))) un bel pò di ganache al cioccolato fondente avanzata dalla favolosa Truffle cake di Delia Smith copiata da Ale e un pò di crema al cioccolato bianco invenzione della Simo per il suo tesoruccio (via, giù, di chi sto parlando?) che non ama il Delirio al cioccolato perchè è troppo nero e forte (Mariiiia)... e lei lo ha accontentato inventandosi la versione White. Io ho fatto copia-incolla ed ho ottenuto questi:






















Ingredienti:
Pasta frolla gr 400
Per il ripieno tartufato (avanzo della Truffle Cake di Delia Smith di... Raravis):
225 g di cioccolato fondente da copertura
250 ml di panna liquida
1 tuorlo
40 g di zucchero semolato
Per il ripieno al cioccolato bianco (invenzione di Simonetta):
70 gr cioccolato bianco
200 ml panna liquida
60 gr zucchero semolato (ma se ne mettete 40/50 gr male non fa)
1 uovo


Procedimento:
Portare il forno a 180° statico, e preparate i due ripieni, quello bianco andrà messo in cottura l'altro a freddo con il sac-à-poche.
Ripieno bianco:
Fate bollire dolcemente la panna con lo zucchero e versatela sopra il cioccolato spezzettato, mescolate fono ad ottenere una cremina vellutata, sbattele l'uovo ed aggiungetelo al composto di cioccolato SOLO quando sarà freddo. Imburrate ed infarinate 8 stampini da tartelletta o un semplice stampo da crostata, foderatelo con la frolla stesa, versate la crema al cioccolato bianco e infornate a 180° per 35-40 minuti, attenzione perchè il cioccolato bianco brunisce velocemente, al bisogno coprite con un foglietto di stagnola.
Preparate il ripieno tartufato:
Fondete a bagnomaria dolce la panna con il cioccolato, e sbattete le uova con lo zucchero sopra una bacinella resistente al calore appoggiata su una pentola in ebollizione, sbattete fino ad ottenere un composto denso e biancastro.
Unite i due composti non appena freddi, mescolate bene e ponete in frigo per 30'.
Sfornate e sformate le tartellette, fatele raffreddare bene, riprendete il composto tartufato dal frigo, e con l'aiuto di un sac-à-poche, fate degli spuntoncini di ganache sopra le tartellette ricoperte di cioccolato bianco. Spolverate di zucchero a velo, munitevi di una buona forchetta e ...gustate!
Questi cestini sono una gioia per il palato, e lo volete sapere che il Tesoruccio, al quale ne avevo preparato uno solo bianco, ha poi voluto uno spuntoncino di ganache tartufata  come Dio comanda???

A domani Bloggatrici, adesso tisana e lettucio!
Baciotti otti otti

Deborah

lunedì 15 novembre 2010

LA CROSTATA BUONA DELLA DOMENICA

"Deborah ho fatto un dolcetto ma non ha un bell'aspetto"
"Mamma se è brutto pazienza, basta che sia mangiabile"
" Boh!, Io ho fatto come te, ho impastato con quello che avevo!"
"Allora mamma è buono per forza!!!"

Questa più o meno è stata la conversazione tra me e la mia mamma di stamattina.
Per la crostata ha sicuramente attinto dai blog, ma non si ricorda da quale, e neanche di preciso la ricetta, ma soprattutto....non si ricorda le DOSI!!!!!! Simonetta 2 la vendetta!
Dal suo impastare però è uscita questa meraviglia:
Ingredienti:
Per la frolla:
300 gr farina 00
200 gr burro
100 gr zucchero
1 tuorlo
La buccia di un limone grattugiata ed i semini di un baccello di vaniglia

Ripieno:
100 gr cioccolato fondente al 55%, 140 gr gianduiotti, 100 gr nocciole tritate grossolanamente

Procedimento:
Per la lavorazione della pasta frolla vi rimando  qui, stendetene uno strato all'interno dello stampo, ben imburrato ed infarinato, riempite con i due cioccolati sbriciolati e 70 gr di nocciole tritate.
Sbriciolate il resto della frolla sopra la crostata e completate con 30 gr di granella di nocciole.
Infornate a 180° per 30' e comunque, come dice Super Simo, la crostata è cotta quando sentite il profumo:).

Grazie mamma!!!!!Era veramente buona!
Buonanotte a tutti belli e brutti:)
Deborah

domenica 14 novembre 2010

CORSO SFOGLIA II PARTE ( COME PROMESSO)

La scorsa settimana, come vi avevamo già detto, io e la mia collaboratrice :) siamo state ad una dimostrazione di pasta frolla e sfoglia, della prima vi avevamo già parlato, oggi vi vogliamo raccontare la sfoglia un pò con le ricette che ci son state date ma anche con le foto...












Il Maestro Giambattista Montanari ci illustra le migliori tecniche per ottenere una sfoglia croccante e veramente ottima, ecco la sua ricetta:
Ingredienti:
Farina manitoba gr 1250
Acqua ml 200
Panna liquida ml 585
Sale gr 25
Per l'incasso:
Burro gr 1000
Procedimento:
Impastare in maniera grossolana per 3 minuti tutti gli ingredienti. Fare riposare 1 ora in frigo, 10 minuti prima di togliere la pasta dal frigo, togliere il burro metterlo tra due fogli di carta da forno e stenderlo in un rettangolo di 7 mm circa. A questo punto togliere anche il pastello, stenderlo col mattarello in un rettangolo il doppio più grande della lamina di burro appena fatta, riporrre quest'ultima in mezzo e chiudere il lembi laterali del rettangolo di pastello verso il centro. Premere leggermente, stendere di nuovo e dare 2 pieghe a 4 ( cioè come quelle appena fatte). Riporre in frigo per tutta la notte, il mattino seguente dare le ultime 2 pieghe a 4, con un riposo di 30' tra una piega e l'altra, dopo l'ultima piega riporre ancora in frigo per 30', a questo punto la pasta sfoglia è pronta per essere lavorata nel modo desiderato, ecco alcuni esempi di utilizzi golosi:



Io non ero abbastanza contenta delle paste fatte dal Maestro, ed ho avuto la facciaccia tosta di chiedergli " Giambattista ma le Fiorentine come si fanno?", ed eccomi accontentata:









Stendere la pasta sfoglia in un sottile rettangolo e arrotolarla dal lato lungo in un grosso salsicciotto, col coltello tagliare dei tocchetti di 3-4 cm di altezza, spolverare il piano di lavoro di zucchero semolato e stendere i tocchetti mettendoli con la parte tagliata a contatto col piano di lavoro. Stendere bene fino a ricavare dei cerchi di 10-12 cm di circonferenza, ricordarsi di spolverare sempre di zucchero il piano di lavoro, farcire a piacere e passare di nuovo in frigo per 30'.
Portare il forno a 200° e cuocere le fiorentine per 10 minuti circa, controllate il vostro forno perchè non tutti sono uguali...
Baci a tutte, Simonetta

P.S: seguiteci, la prossima dimostrazione sarà quella dei...PANETTONI!!!









giovedì 11 novembre 2010

TARTUFOTTI... CHE BONTA'

-"Ambrogio"
-" Mi dica Signora"
-" Sento un certo languorino".....


Questo non è il dialogo tra il Maggiordomo e la Signora in Giallo di una famosa pubblicità, bensì quello tra il mio cervelo ed il mio stomaco oggi pomeriggio, avevo proprio voglia d'impiastrarmi le mani di cioccolata, e allora... cioccolata è stata!!!
 
Tartufotti alle nocciole:
 
Ingredienti per 15 tartufotti:

150 gr di ottimo cioccolato fondente
40 gr di burro di cacao
2/3 cucchiai di nocciole tostate e ridotte in granella
2 cucchiai di ottima crema alle nocciole
cacao amaro q.b

Procedimento:
Sciogliere a bagnomaria il cioccolato e il burro di cacao, non appena sarà tutto ben amalgamato togliere dal fuoco ed incorporare prima la granella e poi la crema alle nocciole, mescolare bene e riporre in frigo per 15 minuti non di più, non fate come me che mi son dimenticata il tutto per mezz'ora!!!




A questo punto togliere dal frigo il composto e, con le mani ben sporcate di cacao amaro, formare delle palline poco più piccole di una noce, passarle bene nel cacao amaro, aprire la bocca e... mangiarle tutte!

Attenzione, è un medicinale che può creare dipendenza anche cronica, non esistono cure al momento :)))))

Notte Golosoni!!!
Deborah

AUGURI ZIA !!!

Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri Zietta, tanti auguri a teeee, Vivaaaa !!!!

Eh si oggi è il compleanno della mia speciale zietta e siccome io e Lei siamo sempre a impastare e a scucinare mi sembra logico, e alquanto giusto, regalarle questa terrina sana e dietetica che non uccide la linea e neanche il palato!

CANNELLONI VERDEMARE:


Ingredienti:
6 cannelloni pronti
150 gr filetto di orata
300 gr di verdure miste ( io ho messo peperoni, zucchine, fagiolini, funghi, cipolla rossa, carote)
100 ml latte
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 cucchiaio di farina
una noce di burro
1 spicchio d'aglio
2-3 rametti di prezzemolo
la punta di un peperoncino fresco
1 bicchierino di vino bianco
sale e olio q.b.


Procedimento:

Tagliare a piccoli dadini tutte le verdure e farle soffriggere in padella con un paio di cucchiai di olio evo, lo spicchio d'aglio tritato insieme al peperoncino, aggiungete la dadolata di verdure e fatela scoppiettare a fiamma vivace per 5 minuti circa, salate e sfumate col vino, abbassate la fiamma e fate cuocere per circa 15 minuti aggiungendo un po' d'acqua se le verdure si asciugano troppo, devono rimanere abbastanza “brodose”. 

 Nel frattempo in un'altra padella scaldate 1 cucchiaio d'olio e saltateci per 3 minuti per parte i filetti di orata precedentemente salati, non appena cotti sbriciolateli nel mixer insieme alle verdure, scolate dal loro brodetto che terrete da parte, e aggiungete il prezzemolo, il parmigiano, 30- 40 ml di latte, regolate si sale e frullate il tutto fino ad ottenere un bel composto cremoso.


Riempiteci i cannelloni e disponeteli in una pirofilina imburrata, accendete il forno a 180° e preparate la "simil" besciamella: scaldate il brodo delle verdure tenuto da parte e, mescolando con una frusta, unitevi il burro e la farina, regolate di sale, se serve, e versate la cremina calda sopra i cannelloni. Spolverate col rimanete parmigiano grattugiato ed informate per una ventina di minuti circa.
Buon appetito e  AUGURONI ZIETTA!

martedì 9 novembre 2010

IL MIO PRIMO RADUNO!!! ( DEBORAH )

Salve amiche mie!!! Come va? Piove a casa vostra? Io e la Simo quasi quasi mettiamo le branchie:)!
Ero qua a spulciare il mio album forografico digitale ed ho ritrovato delle bellissime foto che subito hanno riportato la mia memoria ai tre giorni più belli passati con le mie amiche del Forum de La cucina Italiana in occasione del Raduno Senese, a Poggio Bonelli (Castelnuovo Berardenga), organizzato dall' instancabile Maria Toti con il preziono aiuto delle "vallette" Stefania e Patrizia.



Che bello che è stato e quante risate! E' stato un pò faticoso convincere Filippo ad accompagnarci..... ma poi si è divertito da matti anche lui, di noi forumiste però pensa che siamo una setta  :( ...che annusa..., ascolta lo schiocco della cioccolata che si spezza...  controlla l'alveolatura di un croissant, rinfresca e cura "il bimbo", ma soprattutto che ci sono dei pusher un pò provati dalla stanchezza che spacciano il pesto alla Genovese per patè di olive ( mah! e di chi parlerà?  boh?). Di primo mattino la nostra guida ci ha accompagnato nella visita delle cantine di Villa Chigi Saracini, dove un fragrante profumo di vinello penetrava nelle notre narici.... ma ora che ci penso ...la Simo ha dormito per tre giorni con l'alcool che le invadeva il naso.. ecco perchè rideva sempre:)


 
Dopo la visita alle Cantine la nostra Caterina Reviglio ci ha tenuto un interessantissimo corso sull'apparecchiatura delle tavole in diverse situazioni e su come accogliere i nostri ospiti. Grazie ai suoi consigli spero di non fare più erroracci in futuro :)



 
La fame si faceva sentire ed il buffet del piccolo pranzo non si è fatto aspettare....


 
Il pomeriggio è stato all'insegna della visita guidata dell'incantevole città di Siena, passando per una mini degustazione di bollicine, e non, presso l'Enoteca Italiana 



 
Io e Filippo, già satolli, siamo rientrati in Hotel mentre il resto della comitiva, Simonetta compresa,  ha proseguito ininterrottamente fino alla cena, La Trattoria Dell'Oste Mezzo aspettava solo noi... come immaginavo abbiamo mangiato divinamente.




  
E' domenica! Il forno si accende (si spera!) i fornelli s'infuocano e la Kermesse parte...

 Il cancello della tenuta Chigi Saracini si apre e ogni partecipante al Raduno si  trasforma da turista per caso ad artista per davvero...





Abbiamo degustato qualsiasi tipo di specialità proveniente da ogni parte d'Italia, e non solo...E ad un certo punto dalle borse dei partecipanti sono iniziati a spuntare i mitici regalini che da sempre ci scambiamo, io avevo di tutto dappertutto, perfino un pezzo di Pecorino Romano in tasca!
Tutto meraviglioso... ma meravigliosi sono stati LORO.... Maria ed Antonio che ci hanno aperto le porte della loro casa e della loro terra, e ci hanno guidati attraverso un viaggio nel gusto veramente sublime!
Che dire...GRAZIE GRAZIE GRAZIE.... ma quando si fa il prossimo:)?
E ora.....impasto....!
Baci Deborah