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domenica 18 dicembre 2011

LA COMMUNITY DI CUCINA ITALIANA PER ROCCHETTA DI VARA





Il 25 ottobre 2011 quella che i meteorologi chiamano una bomba d'acqua ha colpito sia le Cinque Terre e zone limitrofe in Liguria, territorio riconosciuto dall'UNESCO come Patrimonio dell'Umanità.
L'acqua ha spazzato via interi borghi tra cui Borghetto e Rocchetta di Vara e li ha ricoperti di fango. 

Patrizia Bosso, la mia amica food blogger de La Melagranata , ma ancor prima "Wooby" nella nostra Community - che chiamiamo "il Condominio" - è venuta a conoscenza delle difficoltà di un gruppo di bambini e ragazzi seguiti da una Cooperativa sociale del luogo, la Gulliver con sede a Borghetto di Vara. Le case famiglia che prima li ospitavano non sono più agibili, sono state devastate, come l'intero paese. Pat li sta seguendo in prima persona e sul suo blog troverete il racconto a puntate di quanto è stato già fatto.

Aderiamo all'appello di Patrizia http://melagranata.it/2011/iniziative/una-ricetta-per-i-bambini-di-rocchetta-vara/ , come "condomini" del Forum dalla Cucina Italiana.

Tutti gli anni proponiamo all'interno del nostro "condominio" il calendario di CI e quest'anno faremo la stessa cosa ma legandoci all'iniziativa di Patrizia e facciamo solidarietà.
Sono pronti quindi il Calendario ed il librino con tutte le foto e ricette concorrenti.

Mettiamo a disposizione questo nostro lavoro, offrendolo in omaggio a chi fa una donazione a favore di questa associazione onlus per aiutare i bimbi ed i ragazzi a riprendere una vita serena.

Si può donare, ricevendo in omaggio il nostro Calendario 2012 e/o il nostro librino di 80 ricette (ambedue in formato PDF), tramite Paypal con carta le carte di credito indicate nel logo utilizzando il tasto Paypal che trovate qui sotto.

Con una donazione di € 5,00 potete scegliere di ricevere per posta elettronica il Calendario 2012 in pdf con 13 foto e ricette oppure il librino in pdf con 80 foto e ricette. Le foto vincitrici del calendario le trovate qui. Per donazioni a partire da € 10,00 riceverete in omaggio tutti e due.
Se volete sapere come fare il tutto esattamente collegatevi a questo link di Rosemarie che spiegato tutto con foto e passaggi.
http://rosemarieandthyme.blogspot.com/2011/12/la-community-di-cucina-italiana-per.html

Un grazie speciale va a tutti gli amici del "Condominio" di Cucina Italiana, a Rosemary http://www.rosemarieandthyme.blogspot.com/ che si e' occupata del calendario e Patrizia Bosso http://melagranata.it/2011/iniziative/una-ricetta-per-i-bambini-di-rocchetta-vara/ che ha realizzato e gestito il discorso del libro...
Insomma a tutti che hanno partecipato alla realizzazione del Calendario e del librino inviando le loro foto e le interessanti ricette, con evidente spirito di gruppo e desiderio di contribuire e condividere una importante iniziativa.

Per ulteriori informazioni cliccate sui siti di http://www.melagranata.it/ e http://www.rosemarieandthyme.blogspot.com/

Un saluto e Buon inizio settimana

Debora

martedì 13 dicembre 2011

SONO DI BUONUMORE...INCAVOLATA!


 


Tempo fa vi proposi una torta di pepe  della tradizione Versiliese che è tipica di Camaiore città Natale della mia nonna paterna, ve la raccontai attraverso le mani della mia mamma che ne ha raccolto l'eredità culinaria. 

Oggi invece vi voglio parlare di un altra nonna, quella materna che è il perno della nostra numerosa famiglia, lava stira e cucina per 10 persone tutti i giorni ed è così da sempre perché da sempre accudisce bambini, anziani malati, e prepara da mangiare per tutti! 

Ogni mattina dalle otto in poi manco fosse un ristorante accende tutti e cinque i fornelli e si mette all'opera perché abbiamo tutti orari diversi e soprattutto gusti diversi! 

Ma l'altro giorno ci ha unificato tutti preparando uno dei piatti migliori della nostra tradizione, lo sa cucinare ogni massaia della Toscana, certamente ognuna vi dirà che la sua è la ricetta giusta perché è così che le è stata tramandata, ed infatti tutte le ricette si somigliano parecchio, pensate che basta spostarsi di qualche chilometro e cambia anche il nome, sto parlando dell'Incavolata o Intruglia!


I nomi non ispirano molto vero? Sono proprio adatti al periodo parecchio intrugliato ed incavolato che la nostra nazione sta passando. L'Umiltà (così si chiama la mia nonna) dice che quando le massaie di una volta preparavano questo piatto lo facevano sempre in grandi quantità, così il giorno dopo lo rimangiavano fritto (che è anche più buono). 

Eccovi la ricetta:

Incavolata per 10 persone:

Cavolo nero 1,5 kg

Fagioli rossi secchi 500 gr

Farina di granturco 800 gr

mezza cipolla rossa

uno spicchio d'aglio

mezza carota

qualche foglia di salvia

3 cucchiai di concentrato di pomodoro

olio evo


Lessare il cavolo nero tagliato a pezzi in acqua salata, ed i fagioli, ammollati per tutta la notte, anch'essi in acqua salata. A cottura ultimata passare al passaverdure 3/4 dei fagioli nella loro acqua mescolata a quella dei cavoli, aggiungere gli altri interi insieme ai cavoli stessi e porre sul fuoco medio. 

A parte fare un bel soffritto con gli odori e l'olio evo, aggiungere il concentrato di pomodoro ed il sale, far cuocere un po' poi filtrare il tutto nel pentolone con le verdure, portare ad ebollizione e buttare a pioggia la farina gialla mescolando vigorosamente con un mestolo di legno. 

Cuocere per 40 minuti circa fino ad ottenere una polentina molto lente, da mangiare al cucchiaio, versare ora nelle fondine un generoso cucchiaio di buon olio di oliva e completare con due mestoli d'incavolata.

Quella che rimane, perché rimane ve lo garantisco... mettetela in una bella pirofila e lasciatela freddare. 

Come vi dicevo, fritta è una squisitezza

 
 
Provatela vedrete che goduria!
Buon appetito e buona giornata
Debora

mercoledì 30 novembre 2011

LA VAN PELT E' UN ASSASSINAAAAAAAA!!!!


No io dico, ma come si può postare alle 8 di mattina un così grave affronto alla linea e a qualsiasi buon proposito che una povera scema si era prefitta! Qui non ci sono camminate sulla spiaggia né vasche in piscina che tengano, c'è soltanto da rassegnarsi ed iniziare ad impastare!

Si si ce l'ho con te semmai cara Van Pelt che pubblichi e poi vai in ufficio, facile la vita così, non pensi che chi ti legge farà fuori la dispensa del cioccolato :)?

E voglio far agitare anche voi che mi state leggendo, ve lo ricordate il "delirio al cioccolato" che girava tra i blog fino a poco tempo fa? Bene, quello ti faceva delirare, d'accordo, ma non è nulla in confronto a questa "tragedia" di Erns Knam!

La frolla si scioglie in bocca, prima ti arriva la fragranza, poi la cremosità del ripieno, ganache al cioccolato amalgamata a crema pasticcera... insomma caso strano anche stavolta la classica fetta per me povera disgraziata non è rimasta! 
E pensare che ne ho fatta dose doppia, eh sì, la Van Pelt ha detto che erano carine anche le monoporzioni, avevo gli stampini....potevo non farli?


Frolla al cioccolato

150 g burro
150 g zucchero semolato
1 uovo grande
1 g vaniglia
6 g lievito in polvere
270 g farina 00
30 g cacao in polvere
1 pizzico di sale

Procedimento:

Tutto nel Bimby 40 sec vel 5.

Trasferite l'impasto sul piano di lavoro, formate una palla, avvolgetela nella pellicola trasparente e lasciatela riposare in frigorifero per circa 2 ore prima di utilizzarla.

Tirate la frolla a 2 mm e foderate 8 stampi da monoporzione diametro 7 cm in silicone o alluminio oppure, come ho fatto io, uno stampo rettangolare.

Se usate uno stampo rettangolare col fondo amovibile ricordatevi sempre di NON appoggiarlo direttamente sulla griglia del forno ma sulla placca  perché un po' di crema fuoriesce e buca la frolla, anche se è freddissima come la mia che ha riposato mezz'ora in frigo stesa nello stampo.

Sempre se usate lo stampo di cui sopra fatela cuocere 3/4 minuti in più, poi aprite lo sportello del forno e lasciatela ancora 3 minuti, otterrete una cottura perfetta!

Crema pasticcera

250 ml latte intero
5 g vaniglia Tahiti
75 g tuorli
50 g zucchero semolato
15 g amido di mais
8 g amido di riso

Mettere nel boccale il latte, i tuorli, lo zucchero, la vaniglia, gli amidi e cuocere 7 minuti 90°, vel 4

Ganache al cioccolato

170 ml panna fresca
230 g cioccolato fondente al 60%

Mettere nel boccale la panna e scaldare 2 min, 90° vel 1. Aggiungere il cioccolato a pezzi e fate fondere 2 min, 90° vel. 2.

Montaggio delle torta

Disporre sul fondo della frolla la crema pasticcera al cioccolato, decorare con striscioline di frolla e cuocete la torta a circa 170 °C per circa 40 minuti.

Fate dose doppia e nascondetevene una fetta perché non si tiene sul piatto da portata.

Ora vi lascio perché le Girelle  che ho in forno son quasi cotte 😋!




Grazie Ale, sei come la Panda, se non ci fossi andresti inventata!

Notte impastatori dalla vostra Impastatrice folle!


giovedì 24 novembre 2011

MOUSS'S CAKE!!! ( DEBORAH)



Domenica 20 novembre alle ore 18:41 mio fratello Alessio e mia cognata Silvia mi hanno reso la zia più felice del mondo dando alla luce Matilde, 3 chili e 150 grammi di gioia per tutta la famiglia❤


Per noi è stata un'emozione unica veder arrivare mio fratello orgoglioso e tremolante con la cullina che conteneva Matilde avvolta nel suo primo lenzuolino, sembravamo tutti un branco di pazzi intorno al quel fagottino. 

 Matilde ci guardava con occhietti vispi e curiosi...chissà che avrà pensato di noi! Poco dopo è arrivata la mamma un po' frastornata ma molto desiderosa di rassicurarci e prendere tra le sue braccia la piccola.

In quel frattempo io stavo già pensando a come imbastire la Torta di Nascita (esiste vero? Perchè per me ogni occasione è buona per impastare🤣! ), solo che Matilde mi ha colta impreparata, è arrivata con 10 giorni di anticipo, esattamente quelli che a me servivano per imparare a fare le decorazioni con il cioccolato plastico e soprattutto per inventarmi un nome per la mia torta, così dato che all'interno ci sono due tipi di "Mousse" e che Matilde di cognome fa "Musso" ho giocato con le parole (e con tutti gli attrezzi che ho in cucina!) creando la... 


MOUSS'S CAKE




Eccovi la ricetta passo passo:

Ingredienti per una torta per 10 persone:

2 dischi di pan di Spagna

2 dischi di cioccolato

3 dischi di pasta sfoglia

300 gr di mousse tiramisù pastorizzata

300 gr di mousse alla crema di nocciole e cioccolato

300 grammi di panna montata

2 tazzine di caffè zuccherato

600 gr di cioccolato plastico



Per il Pan di spagna: 9 uova, 300 gr di farina 00, 300 gr di zucchero semolato
Montare bene le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso, con la planetaria mi ci sono voluti 20 minuti.

Incorporare a mano la farina setacciata poco alla volta, mescolare bene dal basso verso l'alto facendo attenzione a non smontare il composto e ad incorporare più aria possibile, sarà il nostro agente lievitante. 

Versare in una tortiera apribile imburrata ed infarinata e cuocere per 40'-50' a 150°-170°. 
 Controllare la cottura con uno stuzzicadenti e sformare appena freddo.

Per  i dischi di cioccolato: disegnate 2 dischi di 26 cm di diametro su 2 fogli di carta da forno, fondete 120 gr di cioccolato fondente a bagnomaria e temperatelo, diviDete in due il cioccolato e cospargete velocemente sui dischi ritagliati senza debordare dal cerchio, lasciate asciugare.

Per i dischi di sfoglia: ognuno usi la propria ricetta, io uso quella di Morena, la trovo perfetta.
Cuocete due dischi di pasta sfoglia ben zuccherata a 200° per 10' circa, appena usciti dal forno spolverizzateli nuovamente con lo zucchero per impermeabilizzarli.

Base tiramisù: montate 3 tuorli con 100 gr di zucchero e 250 gr di mascarpone in una ciotola posta sopra un bagnomaria, a parte montate a neve fermissima gli albumi, incorporate delicatamente i due composti, coprite con pellicola e mettete in frigo.

Mousse alla crema di cioccolato e nocciole: ammorbidite al micro 4 cucchiai di ottima crema al cioccolato e nocciole (io ho usato quella di Montersino)  nel frattempo montate 250 gr di mascarpone con altrettanta panna, incorporate a filo la crema ammorbidita facendo attenzione a non farla cadere sulla frusta in movimento. Appena avrete ottenuto un composto spumoso e fermo versate in una ciotola e riponete in frigo.

Cioccolato plastico: fondete 500 gr di cioccolato gianduia ed incorporatevi 100 gr di glucosio ammorbidito al micro, aggiungete 10 grammi di miele e 10 grammi di rum, mescolate fino ad ottenere una palla esattamente della stessa consistenza della pasta all'uovo. 

Mettete a riposare almeno 1 oretta, meglio se tutta la notte, poi ammorbidite 10' al micro e lavoratela per ottenete le decorazioni che più vi piacciono.




Assemblaggio della torta:

Mettete una cucchiaiata di mousse sulla base del piatto di servizio, sarà il collante della torta in modo da non farla spostare durante il montaggio.

Sistemate a strati:

Un disco di sfoglia, mousse alla crema di nocciole, un disco di pan di Spagna inzuppato di caffè, mousse tiramisù, disco di cioccolato e proseguite così fino al termine degli ingredienti. Terminate con un disco di pasta sfoglia che spatolerete con la panna montata, adesso divertitevi con il cioccolato plastico!!!

Io ho steso ( a fatica...) delle large strisce con cui ho fasciato la torta, ho poi ritagliato dei cuori ed il nome della mia nipotina per guarnire la superfice.



Che dire...era veramente ottima, non ce n'è rimasta nemmeno una fetta, ma casa mia non fa testo, è piena di golosoni, provatela voi e fatemi sapere!

A presto

Baci Debora

venerdì 18 novembre 2011

LA MONTERSINITE ...



Il fine settimana scorso è stato veramente mangereccio e godereccio e senza neanche averlo programmato...o quasi. Avevo solo programmato di andare ad Alba per vedere (e godere di persona😉 ) la pasticceria Golosi di Salute di Luca Montersino, il mio pasticcere preferito, tutto il resto è successo per caso, passeggiando tra le vie di questa caratteristica cittadina delle Langhe.

Arriviamo intorno alle otto sette di sera e ad accoglierci nella pensioncina che avevo scelto c'era una carinissima signora con una bella bambina... rispettivamente la moglie e la figlia del Re della pasticceria salutistica  che onore non lo sapevo e soprattutto non me l'aspettavo... ma Lui non c'era e mi dice Sandra che non verrà neppure perché troppo preso dal lavoro. 

Pazienza mi dico, mi consolerò con uno dei suoi croissant, perché al mattino seguente la colazione sarà servita proprio nella sua pasticceria Golosi di Salute... 

Sul buffet troviamo ogni tipo di croissant dal profumo inebriante ( eppure li faccio anche io con la sua ricetta ma chissà perché a me così buoni non vengono😒) una splendida torta sacher, valdostane panini salati e via discorrendo, ma non c'era la mia pasta preferita, il saccottino, ma eccolo arrivare dorato caldo e profumatissimo, non vi dico che tuffo che gli ho fatto fare nel cappuccino,  una bontà unica da urlo, che mi mette veramente di buonumore, anche se a me non manca mai! 

Non ho foto di questi momenti scusate, ma avevo altro da fare... Con doppia dose di paste e caffè 
(ottimo anche questo, su consiglio dell'Annalù me ne son bevuti due infatti) partiamo alla scoperta di Alba, chiese, monumenti viuzze caratteristiche e..... "ma che c'è laggiù?" Noooo la Fiera del Tartufo!!! Entro? Eccome se entro! 

Biglietto degustazione di vini delle Langhe e via alla scoperta di questo tubero  che fa impazzire il mondo....era meglio non averlo scoperto credetemi!

Adesso non ne posso fare a meno, infatti al primo stand " I tartufi di Morra" Anna una simpaticissima signora ci illustra per benino i loro prodotti, dal tartufo in purezza, ai prodotti che se ne ottengono, in particolare ci piace l'olio al tartufo che sulla pasta burro e salvia e sulle uova al tegamino è la morte sua (prendete un panetto di buon burro lasciatelo ammorbidire, lavoratelo con qualche goccia di olio al tartufo ed ecco fatto il burro tartufato, ma che ve lo dico affà che tanto lo sapete già!).
Proseguo tra salami al barolo e al tartufo, tome di ogni tipo, più o meno stagionate e anch'esse aromatizzate. 




Ma le Langhe non sono famose solo per i prodotti salati, abbiamo infatti anche le meravigliose nocciole con cui si ottengono prodotti strepitosi, dalla crema al cioccolato e nocciole, al cioccolato gianduia, e alla tipica torta alle nocciole che fanno da queste parti. Insomma ho nocciolato e tartufato tutto il giorno abbeverandomi di tanto in tanto con del buon Barolo, dell'Asti, e del Nebbiolo, quest'ultimo in particolare m'ha annebbiato un pochino:).



Stanca ma contenta mi avvio verso casa  e mi metto all'opera sfornando questi piccoli pasticcini, che in casa mia son durati quanto un lampo su una grotta!

BISCOTTI SARACEI AL CREMINO DI NOCCIOLA di Luca Montersino

Per la frolla saracena

240 gr di zucchero di canna scuro
100 gr di nocciole tostate
140 gr di mandorle non pelate
100 gr di farina di grano saraceno
150 gr di farina di riso
200 gr di burro
30 gr di uova

Per il cremino alla nocciola

100 gr di cioccolato bianco
50 gr di cioccolato al latte
35 gr di pasta di nocciole (che ho ottenuto frullando le nocciole con un cucchiaio di zucchero al velo)
20 gr di burro di cacao (io si ma era meglio di no)

Per la finitura
60 gr di cru di cacao in granella (io no)
40 gr di nocciole in granella  (io no)
cioccolato fondente (io si)

Apro subito una parentesi sul cremino: io lo faccio sempre con cioccolato al latte, cioccolato bianco e pasta di nocciole, rimane solido ma non troppo, ha la giusta consistenza di un cioccolatino morbido che ti sporca le dita quando lo mangi, non ho mai messo burro di cacao, ma nella ricetta era previsto quindi l'ho usato...più che un cremino ho ottenuto un sassolino, non me ne voglia il maestro ma la prossima volta ometterò scuramente il burro di cacao.

Procedimento: preparate la frolla mettendo in planetaria nocciole e mandorle ridotte in polvere, zucchero e le due farine, miscelate bene e sabbiate aggiungendo il burro ammorbidito a tocchetti ed infine l'uovo.
Lasciate riposare in frigo un'oretta.

Riprendete l'impasto e tiratelo in una sfoglia alta un centimetro, ricavate dei dischi della stessa misura di quelli in silicone che userete per la cottura e cuocete in forno a 150° per 15'.
Lasciate raffreddare negli stampi e nel frattempo preparate il cremino.

Sciogliete i due cioccolati insieme al burro di  cacao ed aggiungete la pasta di nocciole, raffreddate il tutto a 26° e colate il cremino sui biscotti ormai freddi, spolverizzate con la granella di nocciole ed il cru di cacao e glassate con cioccolato fondente temperato.

Una volta raffreddati toglieteli dagli stampi e mangiateveli!



Provateli e lasciatemi il vostro feedback nei commenti!

Debora 

sabato 5 novembre 2011

I PANINI ALLO YOGURTH DELL'ALLUVIONE


Genova e la Lunigiana sono veramente a "duepassidue" da me. Là ho amici, affetti e ricordi. 

Soltanto Lunedì scorso avevo a cena un mio caro amico venuto in Versilia in occasione di Lucca Comics
Lui è un genovese puro, di quelli che assaggia la focaccia, la mastica, la guarda poi TI guarda e si pronuncia in merito. E' partito Martedì mattina e ridendo e scherzando gli ho detto: " Oh occhio all'acqua eh!". 
Ci siamo fatti anche quattro risate...l'avessimo mai fatto, ieri è rimasto bloccato in ufficio perché la piena del fiume che attraversa Genova è arrivata sul serio! 
Ho subito pensato a Pat e Raravis, sono iniziate le mail e le telefonate, senza risposta perché erano saltate tutte le comunicazioni via internet...insomma io mi logoravo da morire, e così come sempre quando son logorata ho deciso di mettere le mani in pasta e preparare la colazione per la mia famiglia, rispolverando questi panini allo yogurt che avevo visto un bel po' di tempo fa da lei

Sarà che ero agitata, sarà che avevo bisogno di non pensare (perchè l'allerta meteo ce l'abbiamo anche noi in Versilia e a Pietrasanta avevano già iniziato a distribuire i sacchi con la sabbia) ma li ho voluti provare, sono semplici si ottengono in poco meno di un pomeriggio e sono gustosi da morire.

Ho usato le scorze delle mie arance e dei miei limoni, non vi dico che profumo!!! Per la farina io uso la Lo Conte

Ecco la ricetta:

Brioches allo Yogurt di Lei che le ha prese ha Lui... (le mie le ho ribattezzate Brutte ma Buone 😬 )



Ingredienti:

500 gr di farina forte ( 250gr 00 e 250gr manitoba, se non trovate la Lo Conte fate con 300 gr manitoba e  200 gr 00 )
100 gr di late intero
150 gr di yogurt magro 
2 uova ed un tuorlo
100 gr di zucchero
60 di burro fuso
1 cucchiaio di miele (io  malto d'orzo)
12 gr di lbd fresco
7 gr di sale
2 cucchiai di rhum
scorza di limone e arancia
albume e gelatina di albicoche per pennellare ( io albume e sciroppo di zucchero per pennellare, una manciata di gocce di cioccolato per decorare)

Sciogliere 1 cucchiaino di miele, il lievito, la scorza di mezzo limone nel latte tiepido....poi unire 90 gr di farina presa dal totale, mescolare bene e mettere a lievitare finché gonfia, ci vuol poco circa 20', io nel frattempo ho cenato e sparecchiato la tavola bisogna ottimizzare i tempi!

Mescolare il resto delle scorze degli agrumi con lo yogurth

Unire al lievitino le uova, il tuorlo, metà zucchero (50 gr), e tanta farina quanta ne basta per incordare con la foglia.
Unire lo yogurt in 3 volte, il resto dello zucchero, e la farina un pò alla volta, impastare. Aggiungere ora il miele rimasto, il sale il burro fuso e per ultimo il Rum, incordare bene  poi montare il gancio ed a velocità 1,5 lavorare ancora capovolgendo 2-3 volte l'impasto.
 
Coprire e mettere a lievitare  a lievitare a 26° per circa 1 ora e mezzo.
 
Trascorso questo tempo rovesciare l'impasto su di un piano di lavoro infarinato, dare un giro di pieghe del tipo 2 senza stringere troppo, coprire a capana e far lievitare per 15', nel frattempo io ho lavato i piatti...
 
Scaldare il forno a 170° e dividere l'impasto in pezzi da 70 gr ciascuno, mettetene uno sotto il palmo della mano, schiacciate e girate contemporaneamente, sentirete che l'impasto forma una pallina, accompagnate col palmo della mano la pallina, serratela per bene e ponete sulla placca coperta con carta da forno ( lei si spiega molto meglio di me ), spennellate le palline con l'albume, coprite e mettete a lievitare a 28° fino al raddoppio.
 
Spennellate nuovamente con l'albume fare 4 tagli a croce con le forbici ed infornate per 12'/15' non di più, all'uscita spennellate bene con lo sciroppo di zucchero ( fate scaldare bene 3 cucchiai d'acqua e 2 cuchiai di zucchero al velo fino ad ottenere uno sciroppo limpido e lucido ) e cospargete con le gocce di cioccolato, un profimo una goduria unica, chevvelodicoaffà!!!!!
 
 
Eccoli appena sfornati...
Buona giornata
 



Deborah 

giovedì 3 novembre 2011

LA MANTOVANA DELLA NONNA DINA (DEBORAH)



Quando eravamo piccoli a merenda ci piaceva da morire il pane con la nutella, tutti i miei amici lo mangiavano ma io no perchè dovevo stare attenta alla linea ( già allora che scatole! ) Sicchè la mia mamma mi dava una bella mela o una bella pera. Tutti mangiavano le loro merendine confezionate, io morivo sulla Girella, mamma mia che squisitezza che doveva essere!!!  Ma non c'era niente da fare per me, mele mele e ri-mele.
Il pomeriggio alle 16 ci radunavamo tutti e Luca, che adesso è lo chef dell'Hotel per cui lavoro, mi passava davanti con pane e Nutella e mi diceva : " bene bene tutta la banda c'ha il panino e te no!" Che nervoso che mi faceva venire! Ma c'era una cosa buona per cui tutte le diete andavano a farsi benedire, ed era la Mantovana della nonna di Luca, la nonna Dina, vi giuro che era buonissimo, sapeva di casa, di coccole, di mani di bambino che impastavano, e di quel dolce una bella fetta non me la facevo mai mancare.
Oggi  col permesso di Luca voglio darvi la ricetta, fatela con i vostri bambini e dategliene una fetta, non è salutare come una mela, ma di sicuro lo è di più di tutte le merendine che si trovano in circolazione e soprattutto sa veramente di " colazione".



La Mantovana della Nonna Dina:

180gr di farina 00
180 gr di burro fuso freddo
180 gr di zucchero
2 uova intere e 2 rossi
una manciata di pinoli per guarnire.

Montare insieme le uova ed i rossi con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso, aggiungere a filo il burro fuso ma fatto freddare continuando a montare. Incorporare adesso la farina gradatamente mescolando dal basso verso l'altro per non smontare il composto, questo è un dolce il cui unico lievito è l'aria che riusciamo ad incorporare mescolando bene quindi fate attenzione altrimenti rovinerete tutto.

Versare adesso l'impasto in uno stampo a cerniera ricoperto di carta da forno, cospargere bene di pinoli ed infornare a 180° per circa 30', fate comunque sempre la prova stecchino.
Sfornate e lasciate raffreddare nello stampo.

All'Hotel Esplanade la serviamo per colazione ai nostri clienti ed io spero sempre che ne rimanga una fetta, ultimamente però mi son fatta furba, la fetta me la prendo prima che inizino le colazioni...non si sa mai:)!!!



Con questa ricetta do il mio contributo ai Bambini di Rocchetta di Vara a cui l'alluvione della scorsa settimana ha portato via tutto e adesso hanno bisogno di noi. I blog se vogliono hanno una grande forza, l'abbiamo visto dopo il terremoto dell'Aquila con le 99 colombe per l’Abruzzo, quindi stringiamoci attorno a loro basta un piccolo contributo per aiutarli, questi sono i dati:



Buona colazione a tutti e grazie Pat


Deborah

mercoledì 26 ottobre 2011

E' ARRIVATA LA PIOGGIA...( DEBORAH )



...ed è arrivata tutta insieme Santa Cleopatra! Ci fa scontare la bellissima estate che abbiamo avuto e che è durata fino a due giorni fa, così mi son ritrovata sola con un sacco di tempo libero per pulire la casa ( e quando mai !), stirare ( stira la mia nonna! ), fare un po' di movimento ( con le mandibole;) ) ed impastare, questo si che lo faccio! Allora mi son ricordata di una briochina morbida e profumata che facevo l'anno scorso la cui lavorazione era breve e mi garbava anche per quello, sia chiaro non che io sia una sfaticata eh, perchè anche a cose normali impasto un giorno e mezzo per avere le meravigliose brioches di Paoletta  e a Natale sto sveglia anche tutta la notte per sorvegliare la lievitazione di panettoni e pandori, ma queste treccine mi intrigano perchè si fanno in poco meno di un pomeriggio e la mattina dopo sono ancora più buone, soprattutto se leggermente riscaldate in modo da ridar vita al burro che hanno al loro interno .
La ricetta l'ho trovata qui non è certo farina del mio sacco perchè se c'è una cosa che so far bene è ricopiare ( ad inventare ci pensa già la Simo...), oggi ve le voglio riproporre.

Treccine zuccherate di " Croce e Delizia"

Ingredienti:

Per l’impasto
500 g farina ( 350 gr 00, 150 gr manitoba )
50 g zucchero
scorza grattugiata di un’arancia ( io ho messo anche i semini di una bacca di vaniglia )
1 uovo
75 g burro
275 ml latte tiepido
20 g lievito di birra
pizzico di sale

Per rifinire
50 g burro morbido ( io 70gr )
50 g zucchero ( io 70 gr )
1 uovo

Per lucidare
3 c.ai di acqua
2 c.ai di zucchero

zucchero semolato per decorare

Procedimento:

Nella ciotola dell'impastatrice versare la farina setacciata e porre al centro il lievito scaldato in un po' di latte, lo zucchero, il burro sciolto ma tiepido, l'uovo e gli aromi, avviare l'impastatrice col gancio ad uncino a vel 1,5-2 ed impastare aggiungendo mano a mano il latte ed il pizzico di sale. Aumentare la velocità fino a 4 ed incordare bene, quando l'impasto risulterà liscio lucido e bello compatto ( si dovrà staccare dalle pareti della ciotola e rimanere attaccato al gancio in un unica palla ) staccarlo e porlo in una ciotola unta di burro ( Antonella dice di infarinarla ma io qui non l'ho ricopiata, mi sembrava meglio imburrare...) coprire con pellicola e porre a lievitare per 1 ora a 30 gradi, o per lo meno fino al raddoppio.
Nel frattempo si potrebbe fare un po' di cyclette, ma chi ce lo fa fare via!
Piuttosto si guarda Nigella alle prese con la ciccolata mentre montiamo il burro a crema con lo zucchero che sarà la farcia delle nostre treccine.
Riprendere l'impasto e stenderlo in un rettangolo di cm 48 x 34, tagliarlo in 3 rettangoli di cm 34 x 16, spalmare sul primo rettangolo un po' di crema al burro, sovrapporre un altro rettangolo di pasta spalmarvi sopra la rimanente crema e chiudere con l'ultimo rettangolo di pasta. Col mattarello pressare un po' il lungo rettangolo ottenuto e ragliare delle strisce di cm 3 x 8, attorcigliarle su se stesse e rimetterle a lievitare fino al raddoppio. Scaldare il forno a 180° statico, spennellare le treccine con l'uovo ed infornarle per 10'-12', comunque tenetele d'occhio e come dico sempre appena sentite il profumo son pronte. Nel frattempo scaldate 3 cucchiai d'acqua con 2 cucchiai di zucchero e spennellate le treccine appena sfornate con lo sciroppo ottenuto, spolverizzate di zucchero semolato e...buona colazione!


Alla prossima

Baci Deborah

sabato 22 ottobre 2011

L'ORA DEL TE'...( DEBORAH )

Qualche tempo fa mettendo a posto in dispensa mi sono imbattuta in un bel barattolo di burro di arachidi ancora intonso che avevo comprato per Filippo in una delle mie giornate all'insegna della gola che sfogo facendo ingrassare gli altri e comprando le cose più mi piacciono o che in quel momento mi fanno venire l'aquolina in bocca.
Questo burro in particolare l'avevo comprato a Roma da Castroni insieme alla Simonetta, venimmo via con delle sacchettate di ogni bene ora quel "bene" è quasi finito sicché mi sa che ci dovremmo rifare una capatina...Quindi per tornare al mio burro ho pensato ad utilizzarlo per dei biscotti che potesse gustare anche la mia amica Elena che però è celiaca, non è stato affatto difficile trovare una ricettina gustosa apposta per lei, ho spulciato un po' in rete ed ho scoperto il meraviglioso blog di Anna con questa ricetta:

Ingredienti:

125g di burro
70 g di burro di arachidi
150 g di zucchero di canna
1 uovo
250g di farina senza glutine ( io ho usato la farina di riso )
la punta di un cucchiaino di bicarbonato di soda
100 g di arachidi coperte di cioccolato o gocce di cioccolato* ( attenzione nell'acquisto di questi prodotti, consultate bene il prontuario dei prodotti in commercio senza glutine come suggerisce giustamente Anna, io ho usato le gocce di cioccolato fondente )




Preriscaldate il forno a 170° e preparatevi una placca coperta con carta da forno.
Con uno sbattitore montate insieme i due tipi di burro con lo zucchero e l'uovo, aggiungete la farina il bicarbonato di soda e le gocce di cioccolato. L'impasto che otterrete sarà molto morbido quindi ungetevi bene le mani e formate velocemente delle palline, sistematele sulla placca e schiacciatele leggermente.
Fate cuocere per 12' circa, comunque come dico sempre, appena iniziate a sentire un buon profumo è segno che ciò che è in forno è cotto, sicché non aspettate e sfornate subito che così nel freddare i biscottini si asciugano e diventano croccanti e friabili.
Inutile dirvi che sono buonissimi, che sono finiti talmente alla svelta che...alla mia amica Elena glieli devo ripreparare perché della prima fornata non ne è rimasto nulla!


Buon appetito e buona notte

Deborah






sabato 15 ottobre 2011

JAMIE OLIVER TI ADORO! ( DEBORAH )

Lui è il Rugiati Italiano, o meglio ..Rugiati è il Jamie Oliver d'oltremanica! Insomma loro ci propongono sempre ricette sfiziose adatte a chi come me non ha mai tempo e vuole sempre fare bella figura, mangiare bene e sano e far contento il marito. Stasera infatti mi son messa ai fornelli alle 19:30 e lo stomaco di Filippo era una voragine, avrebbe azzannato qualsiasi cosa, io l'ho calmato con questa gustosissima torta salata preparata in 20 minuti!!!

Ingredienti:

1 rotolo di pasta fillo
3 fette di prosciutto cotto
2 buste di spinacini novelli freschi
1 confezione di formaggio feta
30 gr di parmigiano grattugiato
100 gr di pinoli
2 uova
sale e pepe q.b.
uno spicchio d'aglio
un rametto di rosmarino

Acccendete il forno a 180°, ponete sul fuoco una larga padella antiaderente con un filo d'olio evo ed uno spicchio d'aglio in camicia, fatelo scaldare e versatevi le due buste di spinacini, vi sembreranno traboccare dalla padella, ma presto caleranno di volume e cuoceranno, nel frattempo sbattete le uova e fatevi a pezzi la feta, aggiungete il parmigiano e gli spinaci. Nella spessa padella fate tostare i pinoli ed aggiungeteli al composto, strappate due bei pezzi di carta da forno bagnateli e strizzateli bene, allargateli sul piano di lavoro ed ungeteli per bene, prendete la pasta fillo e formate con essa una specie di ampio lenzuolo sulla carta forno ponendo i fogli 3 a 3 un po' sovraposti,  trasferite ora con cura l'involucro di carta forno con la pasta fillo all'interno della padella antiaderente ( si cucina tutto con quella senza sporcare altro! ), versatevi il composto, copritelo con le fette di prosciutto e completate con la pasta fillo che avrete lasciato debordare dalla padella, siate pure maldestri, otterrete un effetto più rustico! Ungete la torta e spezzettateci il rosmarino, mettetela ora sul fuoco vivo per 5 minuti, si si avete capito sul fuoco perchè James è matto :)! Tagliate la carta da forno in eccesso foderate il manico con carta stagnola se non è acciaio e infornate per 20'.

La cena è pronta, una bella insalata e via!

Consiglio spassionato: anche se avete tanta fame aspettate almeno 10 minuti prima di gustarla, sarà più buona, ed il giorno dopo è ancora meglio!

Buona domenica e buonanotte!

Deborah

mercoledì 12 ottobre 2011

EAU DE PATISSERIE...( DEBORAH )

Salve!!!!! Son tornata con le mani in pasta! Che bello, mi ero dimenticata di quanto fosse rilassante sporcare tutti gli stampi e le leccarde che ho in casa, di quanto fosse musicale il suono dell'impastatrice in funzione ( che Cuba appena lo sente scappa sotto al tavolo! ) ma più di tutti mi mancava il sorriso della mia nonna che entrando in casa mi dice: mmm come ci sa di pasticceria in casa tua!

Per lo meno la Simo essendo Chef e pasticcera ha potuto continuare a divertirsi lavorando in hotel...e l'hanno pure pagata! Io invece ho passato l'estate a consegnare chiavi, prendere prenotazioni e spiegare il menù del ristorante ai clienti, che nella maggior parte dei casi mangiano tanto per riempirsi lo stomaco, mica capiscono la differenza tra una Milanese e un Cacciucco...!

E allora rieccomi qui, felice di ritrovarvi e un po' tristolina perchè ho scoperto che non posso partecipare all'Emmeti uffa! Ma io ormai una ricetta l'avevo pensata...forse la farò lo stesso da spettatrice!
Oggi invece voglio condividere con voi questa golosa crostata che ho preparato per i miei colleghi di lavoro e udite udite...il pasticcere dell'Hotel ha detto: buona... lascia la bocca veramente buona....si brava ne riprendo una fetta...è proprio ottima!
No dico allora son promossa via!;))))

La crostata non è assolutamente bella da vedere, anzi l'aspetto è proprio bruttino, infatti per ottenere foto al limite della decenza ho dovuto girare tutta la casa, ma sapete com'è, a me i dolci "belli" non piacciono, non amo le varie paste di zucchero che sanno solo di zucchero, né il modaiolo cioccolato plastico... e mi stupisco della Simo che oggi adora questo stile ma io  l'ho conosciuta che preparava dei Millefoglie di una bontà unica ma anche di una sprecisione unica, eppure i clienti le facevano sempre la Ola. Lei mi ha sempre detto: la cucina è come un quadro di Picasso, ce ne sono forse due uguali? E allora te non fare mai dolci precisi e uguali che son belli sì ma non son buoni! Oggi dopo 13 anni che la conosco frequenta corsi per i dolci che lei definiva finti... vacci a capire qualcosa te!



Crostata bicolore:

Per la pasta frolla dato che il ripieno è abbastanza denso non ho usato la 3-2-1 di Raravis, ma la mia ricetta adoperandone metà dose di quella prevista dalla ricetta, l'altra l'ho congelata che non si sa ma nella vita...!

L'ho lavorata e stesa subito in un una tortiera dal fondo amovibile imburrata ed infarinata, ho coperto tutto con pellicola trasparente ed ho riposto in frigo a rassodare. A questo punto ho acceso il forno statico a 180° ed ho preparato il ripieno:

Crema Frangipane:

gr 125 burro pomata
gr 125 zucchero semolato
gr 125 farina di mandorle
gr 50 farina 00
gr 125 uova

Montare con le fruste elettriche il burro e lo zucchero fino a che non otterrete un bel composto chiaro e cremoso, aggiungere ora le uova una ad una continuando a sbattere. Incorporare senza e fruste le due farine e tenere da parte.

Crema al cioccolato e nocciole:

gr 225 ciccolato bianco
gr 100 cioccolato al latte
gr 100 cioccolato fondente
gr 35 cacao amaro
gr 40 burro di cacao
gr 150 zucchero al velo
gr 90 olio di riso

Questa favolosa crema alle nocciole e cioccolato l'ho preparata sulla falsa riga di quella di Ross ma mi son sbagliata con la dose del burro di cacao ( chi va con lo zoppo impara a zoppicare! ) ... ne ho adoperato 90gr anziché 40 gr come avevo calcolato, ottenendo così un "blocco" di ottimo cioccolato alle nocciole che non si poteva per nulla spalmare!!! Quindi ho assemblato la crostata così: ho ripreso lo stampo da frigo, l'ho riempito con la crema frangipane ed ho aggiunto sopra dei " blocchetti" di cioccolato, ho infornato a 180° per 40' ed ho poi lasciato raffreddare la crostata fino a che non si è separata da sola dallo stampo.
Io non so dirvi se sia buona o meno perchè sono entrata in zona con la dieta... ma chi l'ha assaggiata l'ha ripresa, il mio pasticcere mi ha anche chiesto la ricetta.... Che soddisfazione!

Besitos a todos

Deborah

lunedì 16 maggio 2011

NOSTALGIA NOSTALGIA CANAGLIA..( Deborah )

Questo post lo dedico a me stessa, un po' d'egoismo non fa mai male, è da qualche tempo che mi vien voglia di riguardare le mie  vecchie foto, e se vi dico " guardare" e "vecchie" signfica che non le ho viste sullo schermo di un pc, ma sfogliando il classico album che andava di moda un po' di tempo fa, quello con le foto che facevamo sviluppare dal fotografo e che non vedevamo l'ora di andare a prendere per vedere "come eravamo venuti in foto", a me personalmente piaceva da morire appiccicarle nell'album e scriverci un commento accanto..oggi non si fa più così, oggi le guardiamo al computer, e il commento lo scriviamo al massimo su FB quando tagghiamo le persone, ma di cartaceo non c'è più nulla!
Così sfogliando un album di 16 anni fa ( mamma mia, son troppi... e mi sentivo già vecchia allora, figuriamoci ora! ) ho rivissuto la bellissima esperienza che i Salesiani mi fecero fare come accompagnatrice turistica per le vacanza estive dei loro ragazzi in Inghilterra.
Il mitico Don Perin, 86 anni portati come 16, ogni giovedì portava noi accompagnatori fuori a pranzo in un ristorante italiano nella piccola cittadina di Lewes ( situata nell'East Sussex dell'Inghilterra), e lì io per la prima volta ho mangiato questo favoloso e veramente gorgeous ( come direbbe Nigellla) dessert, il Banoffee Pie!
Che spettacolo che era! Non vedevo lora che fosse giovedì! Per anni ho cercato la ricetta poi, non trovandola, ho lasciato perdere, ma adesso che l'ho trovata e chi mi ferma più????

E  Banoffee Pie sia! ( da Crumpets & Co )





Ingredienti:

350 gr biscotti digestive ( su Fb avevo detto che li avevo comprati, ecco dove sono andati a finire:)! )
120 gr di burro
2 grandi banane
300 gr di dulce de leche
350 gr di panna
1 cucchiaio di zucchero
5 piccole meringhe ( aggiunta mia, in Inghilterra c'erano e io le ho messe )
cacao in polvere

Procedimento:

Tritare i biscotti al mixer e uniteli al burro fuso, versate il composto sulla base di uno stampo a cerniera coperto di carta forno, compattate per bene e riponete in frigo per un' ora.

Riprendete lo stampo e spalmateci il dulce de leche, affettateci sopra le banane e coprite con la panna montata col cucchiaio di zucchero e a cui avrete aggiunto le meringhe sbriciolate.
Riponete in frigo per almeno tre ore e spolverate di cacao prima di servire....... non ho parole se non... uffa è finita mi ce ne andava proprio una fetta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!



Provatela che è semplicissima, veloce e golosa da morire!

Notte
Deborah

mercoledì 20 aprile 2011

UNA CHEESE CAKE DA URLO!!! ( Deborah)

Mamma mia, mamma mia, maaaammma mia!!!!
Aiutatemi non riesco a staccarmi, questa cheese cake crea proprio dipendenza! Non me la sono inventata io assolutamente no, non sono ancora così brava a creare, io so solo copiare bene, in questo caso però la ricetta che mi è stata proposta, sempre da lui, il pasticcere Cristian Petroni dell'Hotel in cui lavoro, mi sembrava un po' troppo normale e scontata...voglio dire sarà anche stata buona sì, ma era una semplice cheese cake senza un mnimo di variazione sugli ingredienti ed io proprio non ci potevo stare, così ho aggiunto una buona quantità di cioccolato fuso freddo al  composto e ...voilà quella che prima era la cheese cake di Sal de Riso ora è la mia! Ahahah scherzo eh, una ricetta non diventa mia o di un'altra persona solo perchè ci abbiamo aggiunto un ingrediente o abbiamo modificato la grammatura di quelli già esistenti, una ricetta è mia perché me la invento, la sperimento e la creo! Eppure in Hotel devo discutere tutti i giorni di questo cavolo di argomento sia con lo chef che col pasticcere perchè sostengono che se si prende per esempio la ricetta della pasta frolla sempre del Maestro De Riso, gli si tolgono un paio di albumi, gli si aggiungono un paio di grammi di sale magicamente quella pasta frolla non è più la sua ma la nostra, ma dai! Ma per piacere, quella è e rimane la sua ricetta ed è giusto che noi si ammetta che l'abbiamo presa da lui, piuttosto che da un altro, come è giusto che si rivelino le correzioni fatte per nostro gusto. Almeno, io la penso così!

Tornando alla ricetta queste sono le dosi:

Cheese cake di Sal de Riso


3 uova
200 gr di zucchero
250 gr di ricotta
250 gr di mascarpone
200 gr di panna liquida
3cucchiani di farina 00
un pizzico di vanillina
150 gr di ottimo cioccolato fondente fuso e fatto freddare ( aggiunta mia )
120 gr di burro
250 gr di biscotti tipo Digestive ( io Grancereale e ve li consiglio di brutto!!! )

Procedimento:
Fondere il burro ed aggiungerci i biscotti ben sbriciolati, mescolare bene il tutto e formare la base della cheese cake con quest'impasto premendolo bene sul fondo di uno stampo a cerniera ricoperto di carta forno. Mettere in frigo

Preparare il ripieno:
Sbattere le uova con lo zucchero e la farina, incorporare i due formaggi continuando a sbattere bene, aggiungere adesso la panna continuando a sbattere, io ho usato il Kenwood con la frusta perchè a mano non viene bene. Incorporare il cioccolato fuso freddo, mentre l'impasto continua a montare, e la vanillina.
Riprendere lo spampo dal frigo e versarci il composto di formaggio e cioccolato ottenuto, livellare la superficie ed infornare a 160°/170° per 40'.

Sicuramente è buona anche senza il cioccolato, ma io son troppo golosa e non ho resistito, ma non solo la sola...., vi basti pensare che mi son dimenticata la ricetta sopra il bureau in Hotel e Federica, il mio Caporicevimento, quando l'ha trovata mi ha lasciato un post-it_

" mi par buona, se ne vuoi portare un pezzo....:)!"...

...secondo voi gliel'ho portata?
Il resto alla prossima puntata!

Notte
Deborah