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giovedì 3 novembre 2011

LA MANTOVANA DELLA NONNA DINA (DEBORAH)



Quando eravamo piccoli a merenda ci piaceva da morire il pane con la nutella, tutti i miei amici lo mangiavano ma io no perchè dovevo stare attenta alla linea ( già allora che scatole! ) Sicchè la mia mamma mi dava una bella mela o una bella pera. Tutti mangiavano le loro merendine confezionate, io morivo sulla Girella, mamma mia che squisitezza che doveva essere!!!  Ma non c'era niente da fare per me, mele mele e ri-mele.
Il pomeriggio alle 16 ci radunavamo tutti e Luca, che adesso è lo chef dell'Hotel per cui lavoro, mi passava davanti con pane e Nutella e mi diceva : " bene bene tutta la banda c'ha il panino e te no!" Che nervoso che mi faceva venire! Ma c'era una cosa buona per cui tutte le diete andavano a farsi benedire, ed era la Mantovana della nonna di Luca, la nonna Dina, vi giuro che era buonissimo, sapeva di casa, di coccole, di mani di bambino che impastavano, e di quel dolce una bella fetta non me la facevo mai mancare.
Oggi  col permesso di Luca voglio darvi la ricetta, fatela con i vostri bambini e dategliene una fetta, non è salutare come una mela, ma di sicuro lo è di più di tutte le merendine che si trovano in circolazione e soprattutto sa veramente di " colazione".



La Mantovana della Nonna Dina:

180gr di farina 00
180 gr di burro fuso freddo
180 gr di zucchero
2 uova intere e 2 rossi
una manciata di pinoli per guarnire.

Montare insieme le uova ed i rossi con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso, aggiungere a filo il burro fuso ma fatto freddare continuando a montare. Incorporare adesso la farina gradatamente mescolando dal basso verso l'altro per non smontare il composto, questo è un dolce il cui unico lievito è l'aria che riusciamo ad incorporare mescolando bene quindi fate attenzione altrimenti rovinerete tutto.

Versare adesso l'impasto in uno stampo a cerniera ricoperto di carta da forno, cospargere bene di pinoli ed infornare a 180° per circa 30', fate comunque sempre la prova stecchino.
Sfornate e lasciate raffreddare nello stampo.

All'Hotel Esplanade la serviamo per colazione ai nostri clienti ed io spero sempre che ne rimanga una fetta, ultimamente però mi son fatta furba, la fetta me la prendo prima che inizino le colazioni...non si sa mai:)!!!



Con questa ricetta do il mio contributo ai Bambini di Rocchetta di Vara a cui l'alluvione della scorsa settimana ha portato via tutto e adesso hanno bisogno di noi. I blog se vogliono hanno una grande forza, l'abbiamo visto dopo il terremoto dell'Aquila con le 99 colombe per l’Abruzzo, quindi stringiamoci attorno a loro basta un piccolo contributo per aiutarli, questi sono i dati:



Buona colazione a tutti e grazie Pat


Deborah

4 commenti:

  1. Deborah, sei un tesoro! Grazie! questo dolce deve essere una favola! E tu hai un cuore grande così!!
    Qui in Liguria sta diluviando. Non ho il coraggio di immaginare cosa possa di nuovo succedere nel Levante! Speriamo bene!
    Grazie a te e a tutti i tuoi lettori che vorranno aiutare i piccoli di Rocchetta!
    Un bacio grande
    Patrizia

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  2. AMMIRO LE MAMME CHE TENGONO IN DIETA I FIGLI...IO NON SONO DI QUELLE.....OTTIMA LA TORTA DELLA NONNA ,DA PROVARE!!!!!

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  3. @Pat so che la situazione a Genova non è delle migliori, state ettenti e chiudi un casa tua figlia e gli animali!

    @Mari e Fiorella mia mamma ha sempre tentato di tenermi a dieta, ma il resto della famiglia le era contro perchè dicevano che "grassezza fa bellezza".... pensa un po'!

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  4. Adorabile questa tprta come la sua dolce arteficie. bel blog, purtroppo scoperto solo oggi :(


    Un abbraccio e buona domenica

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gli impastatori dicono: